Analisi delle Acque

Relazione farmacologica e clinica sull’acqua termominerale dell’Hotel San Valentino Terme di Ischia

L’acqua che sgorga dalla sorgente dell’Hotel Terme San Valentino è da classificare come un’acqua minerale salso-bicarbonato-alcalino-terrosa.

La temperatura della sorgente pari a 42° C, la rende inoltre ipertermale. L’acqua termale dell’Hotel Terme San Valentino ha proprietà minerali comuni ad altre sorgenti dell’isola d’Ischia (soprattutto a quelle di Lacco Ameno).

Il carattere ipertermale di queste acque è di notevole interesse nei trattamenti a base di bagni, docce e fanghi.

La naturale elevata temperatura della sorgente permette l’utilizzo diretto delle acque, senza che esse perdano con i loro caratteri chimico- fisici, le loro virtù terapeutiche: così come avviene talora quando esse siano artificialmente preriscaldate e manipolate. In queste acque inoltre è sempre presente un certo numero di microrganismi "termofili", la cui attività terapeutica non è ancora stata messa in evidenza nella giusta luce.

L’azione farmacologica e clinica di questa acqua è complessa e molteplice, e spiega anche la larga area in cui cadono le indicazioni terapeutiche.Tale azione, di volta in volta diversa a seconda della metodologia creno- terapica usata (bagni, docce totali e parziali, inalazioni,ecc...) può essere così riassunta:

  1. in medicina generale: osteoporosi, diatesi neuroartritica, artrite reumatoide, celluliti, malattie del sistema nervoso periferico e del sistema neurovegetativo, alcune manifestazioni allergiche, malattie del ricambio, disfunzioni endocrine,invecchiamento precoce;
  2. in ortopedia: esiti di fratture, rieducazione motoria;
  3. in dermatologia: cicatrici cronici, alcune forme di sordità.

Le caratteristiche fondamentali crenoterapeutiche delle acque salso-solfato-bicarbonato-alcalino-terrose si esplicano in una azione equilibrante e di stimolo al recupero della funzione normale dell’organismo e degli organi, esercitando uno stimolo notevole al ricambio che può risolvere diversi processi infiammatori profondi, oltre ad un’azione antiflogistica locale sulle mucose che vengono a contatto con l’acqua termale.

Blande terapie termali vengono attuate nella vecchiaia non troppo avanzata con bagni a 37° C per 10 minuti. Si esercita così la profilassi di spesso silenti malattie della senilità ove, come è noto, si instaurano in modo insidioso e fatale alterazioni metaboliche quali quelle del ricambio dei grassi: l’azione crenoterapica si esplica riequilibrando la disfunzione metabolica.

Per quanto non esistano controindicazioni specifiche per la cura termale con queste acque, vi sono però controindicazioni generali per ogni cura termale, che il medico specialista saprà valutare oppurtunatamente di volta in volta.